Il sistema PMR (Professional Mobile Radio)
Esistono ambiti lavorativi che necessitano di soluzioni di comunicazione che spesso non trovano riscontro nella telefonia pubblica ma necessitano di sistemi radio professionali. E’ il caso delle soluzioni radiomobili PMR (Professional Mobile Radio), chiamate anche ricetrasmittenti ad uso privato che rappresentano oggi più che mai la soluzione più sicura per garantire comunicazioni affidabili ed efficaci in qualunque situazione.
Essendo molto semplice e veloce instaurare una comunicazione con un gruppo di persone e mantenerle costantemente informate sull’evolversi di un determinato evento, anche in movimento e senza interrompere la propria attività, questa modalità aumenta sensibilmente la produttività di un’intera organizzazione, evitando inutili perdite di tempo e migliorando il servizio alla clientela.
Questi sistemi in ponte radio lavorano su frequenze, generalmente in banda VHF (156-174MHz) oppure UHF (450-470MHz), concesse ad uso privato dal Ministero, dietro pagamento di un canone annuale.
Da Novembre 2022 la competenza in materia di autorizzazioni nelle radiotelecomunicazioni passa al nuovo Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) – Direzione Generale per le Tecnologie delle Comunicazioni e la Sicurezza informatica in Roma, che ha sostituito il precedente Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni (MISE).
La procedura per l’ottenimento dell’autorizzazione generale per l’uso delle frequenze è stata snellita e richiede una tempistica di tre mesi circa. Ricordiamo che tutti i canoni Ministeriali sono detraibili fiscalmente al 100% ed inoltre per alcune categorie di professionisti è previsto un occhio di riguardo per il rilascio delle frequenze, vengono infatti concesse riduzioni e addirittura esenzioni sui canoni annui.
Da non confondere con gli apparati di uso libero PMR446, comunemente detti “walkie talkie” operanti su frequenze 446MHz senza licenza e con potenze limitate a 0,5 Watt, che permettono comunicazioni ravvicinate a pochi chilometri.